PERCHÉ?

1. Popolazione anziana numerosa e in crescita

L’Italia ha 59 milioni di abitanti, l’età media è tra le più alte del mondo e l’aspettativa di vita è in aumento. Sono già oltre 13 milioni gli ultra 65enni e oltre 4 milioni gli ultra 80enni (rispettivamente 22,5% e 7% della popolazione) e rappresentano il 25% dei consumi privati del Paese, corrispondenti a 185 miliardi di € annualmente. Secondo la proiezione della Banca Mondiale, i +65enni costituiranno il 35% della popolazione entro il 2050.

2. Economia sotto pressione

L’Italia è tra le 10 maggiori economie mondiali e la seconda in Europa per produzione industriale, ma l’economia è sotto forte pressione. Il Paese è caratterizzato da molte piccole e medie imprese che hanno iniziato in ritardo con la digitalizzazione e l’internazionalizzazione. 250.000 giovani, molti dei quali neolaureati, hanno lasciato il Paese negli ultimi 10 anni per cercare lavoro e il tasso di natalità più basso d’Europa è un’altra “bomba ad orologeria” nell’ambito dei sistemi sanitari e di assistenza agli anziani esistenti.

3. Ampio mercato potenziale dedicato agli anziani

Il settore pubblico non ha le stesse responsabilità che ha in altri paesi europei, come ad esempio in Danimarca. Le case di cura, le cliniche e i programmi di assistenza domiciliare sono spesso privati, regionali, con aziende o organizzazioni che ricevono donazioni e sostegno pubblico a vari livelli, a seconda della regione e dei servizi forniti. Quando diventa necessaria l’assistenza a tempo pieno, molte famiglie assumono un caregiver (spesso straniero) che in genere vive a casa dello stesso assistito. Solo in un secondo momento vengono coinvolti il proprio medico, gli ospedali e le cliniche locali, se necessari. Negli ultimi anni le compagnie assicurative hanno iniziato ad interessarsi a questo mercato, in collaborazione con le comunità di startup. Quindi, c’è una gamma incredibilmente ampia di scenari e potenziali clienti per soluzioni tecnologiche innovative e di welfare.

4. Elevato risparmio privato

Viene spesso sottolineato che il risparmio privato in Italia è relativamente elevato in rapporto ai livelli salariali, rispetto ad altri paesi. La consapevolezza di doversi “gestire”, anche in età avanzata, favorisce infatti la voglia di risparmiare.

5. Investitori in Silver Economy

Oltre alla crescente attenzione per il consumatore senior italiano, in diverse regioni italiane si stanno compiendo sforzi per creare la “nuova Florida” europea per i pensionati stranieri che desiderano trascorrere una vecchiaia attiva in un clima più mite. Una strategia di investimento di cui si ha piena consapevolezza deve quindi essere supportata da nuovi modelli di business e da servizi di alta qualità che garantiscano sicurezza.

Questi sono i primi 5 motivi per cui personalmente vedo un grande potenziale non sfruttato per tradurre il vantaggio dell’innovazione nordica nel campo della tecnologia del benessere, in partnership e successi commerciali, supportati anche da nuovi modelli di business digitali. Vivo in Italia da 15 anni e ho una buona conoscenza del Paese, delle sue regioni e degli ambienti di innovazione. Probabilmente chi legge queste note dispone di prodotti, servizi, esperienza fatta con utenti e delle migliori pratiche.

Vi chiedo quindi: quanto è attraente il mercato italiano dal vostro punto di vista? Cosa potrebbe renderlo ancora più interessante o consentire di iniziare a sviluppare business e matchmaking?

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