Viviamo sempre più a lungo e l’Europa sta invecchiando velocemente: nel 2003 il 18% della popolazione (e il 21% di quella italiana) aveva più di 65 anni. Nel 2050 la media europea raggiungerà il 28% e in Italia gli over 65 saranno il 30% della popolazione (2015 EU Ageing Report).

La sfida della Silver Economy

Il cambiamento demografico ha effetti – nel bene e nel male – su tutti i settori economici: trasporti, alimentare, assicurazioni, residenziale, salute, safety, comunicazione, internet, tempo libero.
Si parla sempre di più di Silver Economy (“economia d’argento”) e si comincia anche a distinguere tra “terza età” e “quarta età”. La terza età è la fase (over 50) in cui la persona è pienamente attiva e con aspettative elevate di qualità di vita. La quarta età è invece quella successiva – che tende sempre più ad allungarsi – in cui subentrano fragilità e quindi bisogno di assistenza per poter vivere nel proprio ambiente di vita quanto più a lungo possibile, evitando costosi ricoveri.

Le opportunità della trasformazione digitale

Il settore (pubblico e privato) dei servizi di cura, previdenza e assistenza alla persona in Italia vale €290Mld, ovvero il 9,4% della produzione complessiva nazionale: è il secondo settore dopo il commercio, superando altri settori come costruzioni e trasporti. Questo il risultato di una ricerca Censis-Unipol.

Anche dal punto di visto occupazionale il settore è importante, impegnando 3,8 milioni di persone, cioè il 16,5% della popolazione lavorativa in Italia. Da alcune stime risulta che l’Europa opera al 12% del suo potenziale digitale e l’Italia ancor meno, solo al 10% (McKinsey Global Institute).
Considerando il peso che il welfare ha già nell’economia attuale e la crescita prevista dovuta alla trasformazione demografica in corso, sembra indispensabile trovare modi per innovare e digitalizzare questi settori per ridurre la spesa pubblica e rendere gli ambienti di vita (abitazioni e quartieri) più confortevoli, connessi e sicuri.
Come? Introducendo ad esempio alcune soluzioni come monitoraggio a distanza della salute (parametri vitali, early warning, medication compliance, consulti medici), gestione dei rischi domestici (incendio, gas, allagamento), sicurezza fisica (intrusione, controllo accessi), interazione sociale (famiglia, amici, caregivers), comfort abitativo (climatizzazione, illuminazione).

Chi può trarne vantaggio?

Esistono già tecnologie e soluzioni che possono supportare la vita indipendente di persone anziane ma che non sono ancora diffuse su larga scala: non sono quindi semplici da identificare o scegliere e tantomeno da implementare.

Eppure potrebbero creare vantaggi per tutti:

  • Per la persona – Vivere in modo indipendente nella propria casa e più a lungo possibile è il desiderio della maggior parte delle persone e delle proprie famiglie. Soluzioni che facilitano la vita di tutti i giorni e permettano di restare connessi con i propri familiari (o altri preposti all’assistenza) potrebbero garantire la serenità e la sicurezza necessarie.
  • Per le aziende – Secondo Merrill Lynch la silver economy è il terzo settore a livello mondiale, considerando il volume di consumi privati e la spesa pubblica. Con lo sviluppo demografico questo mercato continuerà a crescere guidato dai nuovi bisogni e quindi dai prodotti e servizi innovativi necessari.
  • Per le Pubbliche Amministrazioni – La Silver Economy rappresenta oggi in Europa il 25% del PIL (prodotto interno lordo) e il 50% della spesa pubblica, con una trend in salita come il tasso di invecchiamento della popolazione (Growing the EU Silver Economy).
  • Per i giovani – Si parla spesso della necessità di incrementare le opportunità di lavoro per i giovani, possibilmente a livello locale. Questa trasformazione digitale rappresenta una grossa opportunità, visto che sono soprattutto loro ad avere le competenze digitali necessarie per ideare, integrare e supportare queste nuove soluzioni.
  • Per gli investitori – Nella situazione attuale dei mercati finanziari, banche e investitori sono alla ricerca di opportunità concrete (economia reale) caratterizzate da minori rischi e maggiori margini di crescita, su cui focalizzare gli investimenti. La silver economy è certamente una di queste: un mercato con esigenze fortemente sentite dai consumatori, che molto facilmente decideranno di utilizzare i propri risparmi per migliorare il proprio ambiente di vita.

Ma come fare?

I potenziali vantaggi della digitalizzazione della silver economy sono evidenti e gli stakeholders che ne possono beneficiare (oltre al consumatore) sono molti. Ma per concretizzare questa visione e far arrivare queste nuove soluzioni e servizi all’utente finale – in grado di adattarsi progressivamente ai bisogni dell’utente nel proprio arco di vita – sono necessari nuovi modelli di business, opportunità di finanziamento e partnership (filiere estese, modelli internet-of-things).
Le nuove soluzioni tecnologiche e i nuovi servizi intelligenti non saranno necessariamente mono-fornitore o proprietarie, ma dovranno integrare più prodotti e servizi anche di vendor diversi. Inoltre devono poter valorizzare i dati generati da persone, oggetti e processi coinvolti e le competenze e il supporto professionale in campo per l’implementazione.
Infine, e non da ultimo, essere anche economicamente convenienti per il consumatore, introducendo dove serve nuove formule d’acquisto (as-a-service, assicurazioni, condivisione, etc).

Stiamo aggregando una community per accelerare questo processo attraverso una serie di iniziative e partnership. Se siete interessati parliamone!.. Ci farà piacere condividere ulteriori informazioni (info@daivai.com).

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